SU CEFALÙ
IN COSTRUZIONE
CEFALÙ AND A DECEITFUL TRICK BY VERRE
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A Cefalù si suole designare il massimo sacerdote in un determinato mese dell'anno. Un certo Artemone, soprannominato Climachia, persona assai ricca e nobile nella sua patria, era molto desideroso di questo onore: ma non avrebbe potuto ottenerlo nel caso si fosse presentato in città un certo Erodoto, a cui quell'onorata carica si riteneva che in quell'anno tanto si convenisse, che neanche Climachia avrebbe potuto opporsi. Il fatto giunse alle orecchie di Verre, e come sua abitudine, si accordarono, ricevendo da Artemone molti vasi bellissimi e preziosissimi. Erodoto si trovava a Roma, e riteneva di poter partecipare ai comizi per tempo, se egli fosse arrivato in città un giorno prima. Verre s'immaginò un bel modo (vi ho già detto che non c'è uomo più astuto di lui, nè vi fu mai), affinché i comizi non si tenessero in altro mese se non nel mese prescritto dalla legge, e affinché non potesse essere tolto l'onore ad Erodoto se fosse stato presente (cosa di cui però a Verre poco importava, e che Climachia non voleva assolutamente) - s'immaginò, dico, un bel modo: che si effettuasse la nomina nel mese legale, ma che Erodoto non potesse essere presente.
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È costume dei Siciliani e degli altri Greci, conformare i loro giorni e i loro mesi al corso del sole e della luna, in modo che, se qualcosa discorda, tolgono dal mese uno o al più due giorni, che essi chiamano "exaeresimos dies" (giorni soppressi); allo stesso modo qualche volta allungano il mese di uno o due giorni. Informato di ciò, questo nuovo astrologo, che era sedotto più dagli argenti cesellati che dalle argentee stelle del cielo, comandò che si togliesse via non un giorno dal mese, ma un mese e mezzo dall'anno; di modo che il giorno, ad esempio, che doveva essere il tredici gennaio, fosse denominato il primo di marzo: e così fu fatto, contro le rimostranze e l'indignazione del popolo. Questo era il giorno deputato alla tenuta dei comizi.
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In questa maniera Climachia fu nominato sacerdote. Nel momento in cui Erodoto tornò da Roma quindici giorni, come egli riteneva, prima del tempo dei comizi, scoprì che quello era il mese successivo ai comizi, che si erano tenuti già trenta giorni prima. Allora i cefalutani ordinarono che si inserisse un mese lungo quarantacinque giorni, affinché gli altri mesi cadessero ciascuno nella propria giusta stagione. Se questo si fosse potuto fare a Roma, non vi è dubbio che Verre in un modo o nell'altro, avrebbe eliminato i quarantacinque giorni che intercorrevano fra i giochi del Circo e quelli della Vittoria, che è il solo periodo nel quale egli poteva essere giudicato.
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Cephaloedi mensis est certus, quo mense sacerdotem maximum creari oporteat. Etat eius honoris cupidus Artemo quidam, Climachias cognomine, homo sane locuples et domi nobilis. Sed is fieri nullo modo poterat si Herodotus quidam adesset: ei locus ille atque honos in illum anuum ita deberi putabatur ut ne Climachias quidem contra diceret. Res ad istum defertur et istius more deciditur: toreumata sane nota et pretiosa auferuntur. Herodotus Romae erat; satis putabat se ad comitia tempore venturum si pridie venisset. Iste, ne aut alio mense ac fas erat comitia haberentur, aut Herodoto praesenti honos adimeretur (id quod iste non laborabat, Climachias minime volebat), excogitatdixi iamdudum, non est homo acutior quisquam nec fuitexcogitat, inquam, quem ad modum mense illo legitimo comitia haberentur nec tamen Herodotus adesse posset.
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Est consuetudo Siculorum ceterorumque Graecorum, quod suos dies mensisque congruere volunt cum solis lunaeque ratione, ut non numquam, si quid discrepet, eximant unum aliquem diem aut summum biduum ex mense, quos illi exaeresimos dies nominant; item non numquam uno die longiorem mensem faciunt aut biduo. Quae cum iste cognosset novus astrologus, qui non tam caeli rationem quam caelati argenti duceret, eximi iubet non diem ex mense, sed ex anno unum dimidiatumque mensem hoc modo ut, quo die verbi causa esse oporteret Idus lanuarias, is eo die Kalendas Martias proscribi iuberet: itaque fit omnibus recusantibus et plorantibus. Dies is erat legitimus comitiis habendis.
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Eo modo sacerdos Climachias renuntiatus est. Herodotus cum Roma revertitur, diebus, ut ipse putabat, xv ante comitia, offendit eum mensem qui consequitur mensem comitialem, comitiis iam abhinc xxx diebus factis. Tunc Cephaloeditani fecerunt intercalarium xxxxv dies longum, ut reliqui menses in suam rationem reverterentur. Hoc si Romae fieri posset, certe aliqua ratione expugnasset iste ut dies xxxxv inter binos ludos tollerentur, per quos solos iudicium fieri posset.